Natale! …non a caso

NATALE!

“…non a caso”.

“Nella divina poesia del Natale; dal suo fulgore abissale di luce, emergono alcuni fatti preziosi come diamanti giganti. Eccoli:

  • Non a caso, Dio, facendosi uomo, nacque in una stalla. Lo volle. Lo decise, con sapienza divina, da tutta l’eternità.

Gesù venendo a salvare gli uomini, sapeva quanto grande fosse la loro malattia di attaccamento alle cose, agli agi, alle ricchezze… e che mare di delitti sarebbe venuto da questo male. E volle nascere in una stalla.

Cose, agi, ricchezze, sono creature buone. Le ha fatte Dio. Ma non per essere messe in alto al posto di Dio, come sono troppo spesso tentati di fare gli uomini; ma come mezzi, come “beni” da mettere sotto i piedi per salire a Dio.

Per guarire questa nostra malattia mortale, Gesù volle nascere in una stalla.

Era così additata agli uomini una grande via di salvezza.

  • Non a caso la luce, venuta al mondo, inondò, per primi, del suo fulgore, gli umili e i poveri: dei poveri pastori, onesti lavoratori; che vivevano di un lavoro umile e rude; ma aperti verso il Cielo, verso Dio; uomini dall’animo umile e buono.

Era una scelta precisa del Cielo. Era un’altra via di salvezza additata agli uomini: la via dei poveri.

  • E non a caso, la stella guidò i re magi a Betlemme.

Una stella li condusse alla Luce.

Si trattava questa volta di potenti, gente ricca, dotta.

Ma “rivolta al Cielo”; ansiosa delle “notizie del Cielo”. Dotta e umile, e che di potenza, scienza e ricchezze faceva sgabello per salire a Dio.

Ed era un’altra grande via aperta: quella della redenzione del potere e della scienza, che nulla sono, se non immersi nella luce di Dio.

Gesù non volle fare torto a nessuno.

Era venuto per i piccoli e per i grandi, per i poveri e per i ricchi, per gli umili e i dotti e i potenti. Ma solo quelli che, degli uni e degli altri, erano veramente gli “Anawim”, gli autentici “poveri nello spirito” (di cui parla la Bibbia), i poveri nell’anima e affamati di Dio, colsero la sua luce, e si mossero, e si incontrarono con il Sole nascente: il Bimbo divino.

…Gerusalemme, lì vicina, era piena di grandi, potenti, e dotti. In essa vi erano i più grandi ed orgogliosi interpreti delle Scritture; ma quanto lontani da Dio!

Additarono… segnarono con precisione la strada, ma… non si mossero, non si incontrarono con Gesù.

  • Non a caso, la stella chiamò ai piedi del bambino dei sapienti pagani e lontani.

…Non sarà forse una grande profezia per questi nostri tempi?…

Quattro fatti, e decisioni di Dio, da meditare profondamente.

Entriamo nella grotta. Corriamo da Maria, da Giuseppe…

Poi, soli, nel semibuio della grotta, col Bimbo divino sul nostro cuore, fermiamoci in contemplazione.

Lasciando parlare in noi lo Spirito di Amore; perché Egli è in noi: anzi è l’anima della nostra anima.

Lo Spirito di Amore attende solo che noi facciamo silenzio, restiamo quieti, per parteciparci fulgori di luci divine, ardori di gioioso amore.

…staccati dai beni di quaggiù,

…umili e onesti;

…o, anche, …grandi, ricchi, potenti; vicini o da lontano, ma poveri in ispirito, ogni cosa usando come dono di Dio, per amare, salire, beneficare.

Ed ora sento ancora il bisogno di augurare a te e a tutti i tuoi Cari, con grande affetto:

Buon Natale!

e Buon Anno!

Ti tengo, con le persone a te care, e con i tuoi problemi, nel S. Calice!

Don Paolo
Dicembre 1976

 

PER RIFLETTERE  UN PO’

  • Per tutti.

Il Natale si offre a noi come lo scrigno dove trovare il tesoro tanto desiderato e atteso. Come posso aiutarmi a far sì che i gesti esteriori della festa non mi impediscano o distolgano dall’incontrare il Festeggiato, anzi mi siano di aiuto?

  • Per gli sposi.

Con il sacramento del matrimonio Gesù è nato e vive nel tuo coniuge. Il Natale è un momento forte per ricordartelo. Quale iniziativa potreste prendere come sposi per un’ora insieme in cui rallegrarvi e benedire questa divina presenza che vi abita?

Don Piero

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