Ss. Pietro e Paolo – 22 giugno 2025

Buongiorno a tutti! Oggi celebriamo una delle solennità più importanti per la nostra Chiesa: i santi apostoli Pietro e Paolo, colonne della fede, amici e testimoni del Signore Gesù. Pietro, il pescatore di Galilea, scelto da Cristo come fondamento visibile della Chiesa; Paolo, l’infaticabile annunciatore del Vangelo, che da persecutore si è lasciato conquistare dall’amore di Dio. Insieme ci ricordano che la fede non è mai un possesso da conservare, ma una risposta viva a una domanda sempre nuova: “Chi sono io per te?”. Lasciamo che questa Parola ci interroghi e ci rinnovi.

A Cesarea di Filippo, in un momento decisivo del suo ministero, Gesù interpella i discepoli con una domanda che tocca il cuore stesso della fede: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Dopo anni di cammino condiviso, Gesù desidera far emergere ciò che è maturato nel cuore dei suoi amici. Le risposte non mancano: Giovanni il Battista, Elia, Geremia… figure potenti, profetiche, ma ancora lontane dal cogliere il mistero pieno della sua identità. Gesù non è però interessato ai sondaggi di opinione. Non gli basta sapere cosa pensa la gente. Vuole ascoltare la voce di coloro che lo hanno seguito, che hanno condiviso con Lui fatiche e sogni, silenzi e preghiere. Per questo incalza con la domanda più personale e impegnativa: «Ma voi, chi dite che io sia?»

È qui che Simon Pietro prende la parola, e in quel momento non parla soltanto per sé: si fa voce della fede della Chiesa nascente. «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». È una confessione luminosa, che Gesù riconosce come ispirata dal Padre. E proprio su questa fede – non ancora perfetta, non ancora provata fino in fondo – Cristo costruisce la sua Chiesa. Pietro viene chiamato a essere la pietra, il fondamento visibile dell’unità e della stabilità del popolo di Dio. A lui, e quindi alla Chiesa, sono affidate le chiavi del Regno, il potere di legare e sciogliere, cioè di discernere con sapienza e misericordia nella comunità dei credenti.

Celebrare oggi i santi Pietro e Paolo significa ricordare che la Chiesa si fonda su una fede confessata, sì, ma anche continuamente purificata. Pietro che proclama Gesù come il Figlio di Dio è lo stesso che, poco dopo, tenterà di distoglierlo dalla croce, e che arriverà persino a rinnegarlo. Eppure, è anche colui che, perdonato e rinnovato, diventerà guida coraggiosa e pastore fedele, fino al martirio. Paolo, a sua volta, ci ricorda che nessuna storia è troppo lontana da Dio per essere redenta: da persecutore a instancabile annunciatore del Vangelo, la sua vita è testimonianza che la grazia può trasformare tutto, anche ciò che sembrava perso. In fondo, ciò che rende Pietro e Paolo grandi non è la perfezione, ma la disponibilità a lasciarsi interrogare da Cristo e convertire da Lui, sempre di nuovo.

Anche per noi, oggi, la domanda di Gesù resta aperta e urgente: «Chi sono io per te? Che posto ho nella tua vita, nelle tue scelte, nella tua speranza?». È una domanda che non dovremmo mai smettere di ascoltare, e che non possiamo risolvere una volta per tutte. Come Pietro e Paolo, anche noi siamo discepoli in cammino, fragili ma chiamati, incerti ma amati. La nostra forza non sta nelle risposte pronte, ma nel desiderio sincero di cercare, di seguire, di testimoniare.

Signore Gesù, Tu che hai chiamato Pietro e Paolo a seguirti e a servire la tua Chiesa, rinnova anche in noi il coraggio della fede e la gioia del Vangelo. Donaci uno sguardo limpido per riconoscerti, una parola sincera per confessarti, e un cuore umile per seguirti ogni giorno, anche quando il cammino si fa difficile. Fa’ che, come loro, possiamo essere pietre vive nella tua Chiesa e strumenti della tua speranza nel mondo. Buona solennità dei Santi Pietro a Paolo a tutti!